Quando le nostre albe...

Александра Крючкова
Quando i nostri tramonti e le albe
si raggomitoleranno in una palla,
azzerati,
e l’eco degli addii raggiungera`
i limiti accessibili all’udito,
Il mondo diventera`
incolore, insapore, silenzioso,
ma uno stupido passante
notera` a malapena
le grigie tempeste di neve
negli occhi vuoti dello spirito.

Ma il Sole, come prima,
si sdraiera` sulle tele
delle trappole dei cavalletti.
Ti vedro`? Tra le nuvole?
Forse, nei raggi?
Oppure, un po' piu` in alto –
non potrai, dunque, rompere
i suoi voti vani che hai fatto loro –
di scendere non piu` in basso
di qualche sfera da Dio sul tetto...

E studiare di nuovo
il gusto del colore e del suono
al tatto, ne vale la pena?
Impazzisco, immaginando:
nella SIM c'e` il tuo numero,
ma chi mi rispondera`?
Svegliandomi la mattina,
inciampero` nel pensiero,
che tramonti e albe allora
il mio amato non incontrera` mai piu`
insieme con me sulla terra.

Quando mi guardi negli occhi,
disegno per la memoria
nel salvadanaio dell’Universo
la tua voce, i gesti, le idee,
i punti di vista e le tue sfumature –
in pantone,
cosi` che piu` tardi –
dopo aver fatto il tuo ritratto
astralmente imperituro su vetro colorato,
sulla nostra terrazza,
chiacchierando di cose diverse,
bere un caffe` col fantasma.

2003


Перевод на итальянский - автора.