Son lieta che Voi di me

Елизавета Судьина
Son lieta che Voi di me non siate malato
e lieta di non esser io malata di Voi,
che la pesante terra nostra mai
svanirЁ¤ sotto di noi.
Son lieta che tutto possa essere svagato,
senza regole, che non si giochi col prima e col poi,
che non s'avvampi in un'onda senza fiato
al tocco lieve di uno di noi.
Son lieta poi che Voi, con me presente,
possiate prender tra le braccia un'altra,
e che non mi auguriate il fuoco eterno
se non ЁЁ Voi ch'io bacio.
Che il tenero mio nome, mio caro, non
nominiate giorno e notte invano...
che nel silenzio di una chiesa mai
per noi canteranno lodi a Dio.
Io Vi ringrazio col cuore e con le mani
per i modi del Vostro amore ignaro; per le mie notti quiete,
per gl'incontri rari all'ora del tramonto,
per la luna che mai ci vide andare,
per il sole che non ci avvolge il capo,
perchЁ¦ non siete -- ahimЁ¦ -- di me malato
ed io malata -- ahimЁ¦ -- non son di Voi.

3 maggio 1915



 tradotta da Monica Puleo

Мне нравится, что Вы больны не мной,
Мне нравится, что я больна не Вами,