Lingua Madre Valerij Jakovlevich Brjusov

Ольга Леонидовна Журавлёва
La mia amica fedele! La mia nemica sleale!
La mia Zarina! La mia schiava! La mia lingua madre!
I miei versi sono come il fumo d’altare!
Le mie grida sono come una sfida furiosa!

Hai dato le ali ad un sogno pazzesco,
L’hai avvolto il sogno con pastole.
Mi salvavi nelle ore di fiacchezza
E mi distruggevi con l’eccesso di forze.
 
Spesso nell’enigma dei suoni strani
E nei significati nascosti nelle parole
Io scoprivo una melodia dei versi inaspettati
Che mi possedevano completamente!

E spesso io, tormentato dalla gioia,
O inebriato dalla serena nostalgia,
Aspettavo invano la consonanza di un eco tuo
Oh, Lingua Madre, con la mia anima tremante!

Stai aspettando come una gigante.
Mi sono piegato davanti a te abbassando il mio viso.
Tuttavia io non stanchero' lottare
Come Israele con una divinita'!
               
Non c’e' limite per la mia tenacia
Tu sei nell’eternita', io, invece, nei giorni brevi,
Eppure accontentami come fossi una maga,
Oppure trasforma il pazzo in cenere!
               
Le tue ricchezze in eredita'
Io, audace, le richiedo per me stesso.
Io faccio un appello e tu rispondi,
Arrivo e tu sii pronta a combattere!
               
Non importa se perdero' o vincero',
Ugualmente mi inginocchio davanti a te:
Sei la mia vendicatrice, sei la mia salvatrice,
Il tuo mondo sara' per sempre una certosa mia,
La tua voce e' il cielo sopra la mia testa!

L’originale in lingua russa fu scritto il 31 dicembre 1911.

Traduzione dal russo all’italiano: Olga L. Juravlyova

Perugia, Umbria, Italia, il 22 luglio 2016

Un commento attento del traduttore per la percezione e comprensione dell’immagine russa della lingua madre: in lingua russa la parola lingua e' del genere maschile cioe' tutto cio' che riguarda il concetto della lingua nella mia traduzione italiana in femminile in lingua russa e' a rovescio del genere maschile. Quindi la poesia e' scritta da un poeta maschio che appella alla lingua madre che sia di origine maschile come fosse un FRATELLO. In lingua russa il concetto “Lingua Madre” letteralmente viene tradotta come “Lingua della stirpe, del genere, di origine” In italiano, invece, nasce un’immagine della lingua completamente diversa e la lingua viene percepita come una Donna, come fosse un appello alla MADRE o per la mia percezione ad un’AMANTE o a una DONNA AMATA.

Se volete leggere l'originale in lingua russa ; qui.

РОДНОЙ ЯЗЫК = Валерий Яковлевич Брюсов

Мой верный друг! Мой враг коварный!
Мой царь! Мой раб! Родной язык!
Мои стихи – как дым алтарный!
Как вызов яростный – мой крик!

Ты дал мечте безумной крылья,
Мечту ты путами обвил.
Меня спасал в часы бессилья
И сокрушал избытком сил.

Как часто в тайне звуков странных
И в потаённом смысле слов
Я обретал напев нежданных,
Овладевавших мной стихов!

Но часто, радостью измучен
Иль тихой упоён тоской,
Я тщетно ждал, чтоб был созвучен
С душой дрожащей - отзвук твой!

Ты ждёшь, подобен великану.
Я пред тобой склонен лицом.
И всё ж бороться не устану
Я, как Израиль с божеством!

Нет грани моему упорству.
Ты - в вечности, я - в кратких днях,
Но всё ж, как магу, мне покорствуй,
Иль обрати безумца в прах!

Твои богатства, по наследству,
Я, дерзкий, требую себе.
Призыв бросаю,- ты ответствуй,
Иду, - ты будь готов к борьбе!

Но, побежден иль победитель,
Равно паду я пред тобой:
Ты – мститель мой, ты – мой спаситель,
Твой мир – навек моя обитель,
Твой голос – небо надо мной!

31 декабря 1911 года