Una lezione d inglese

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     Gianni è un giovane maestro di scuola. Ha ventidue anni. Oggi è la sua prima giornata lavorativa. Insegna l’inglese. È una lingua molto difficile per gli stranieri. Ma l’inglese piace a Gianni, per questo farà di tutto per aiutare i suoi allievi ad impararlo.
     Suona la campanella. Il maestro entra nella classe e cosa vede! Il suo gruppo è grande. Ci sono venti ‘‘bambini’’ in questo gruppo. La lezione comincia. Il povero signor Gianni cerca di parlare chiaro, lentamente e ad alta voce. Non ci riesce.
     Il gruppo fa molto rumore. È così grande che nessuno può sentire una cosa. Anzi, nessuno ascolta cosa dice il maestro. Tutti gli scolari hanno altre cose da fare.
     Pino e Dino guardano i fumetti. Mara e Chiara disegnano un abito da sera per la loro bambola. Peppe e Marco fanno a pugni perché Lora vuole andare al cinema soltanto con uno di loro.
     Tommaso ha un piccolo riccio nella sua borsa. Il ragazzo intraprendente lo mostra ai suoi compagni  per due dollari a ciascuno. Ne è molto contento e promette di portare una biscia per la prossima volta. Dio ce ne liberi.
     Michele, Angela e Stella giocano a mosca cieca. Paolo Pecorone scrive la sola parola inglese che lui sa sul banco con il suo piccolo temperino. Ma non vi posso dire cos’è. Mi vergogno.
     Benito Mussorini ha una frombola grande perciò si sente il capo della classe. Ha gli occhi neri e i denti acuti. Tutti sanno ormai che il suo fratello maggiore è in prigione. Quindi tutto è chiaro con Benito.
     Alla fine della lezione la voce del maestro diventa rauca. Il maestro è molto stanco e arrabbiato. Ad un tratto ha un’idea. Ha bisogno di un lavoro più tranquillo. Per esempio, può diventare un infermiere nell’ospedale psichiatrico. Una grande tranquillità e un buon salario.