Progetti per le vacanze d estate

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 In luglio dopo che ho fatto tutti gli esami, avrò un sacco di tempo libero. Alcuni miei amici andranno in campagna, altri rimarranno in città. Altri ancora passeranno le vacanze all’estero. Ma cosa farò io? Può sembrar strano, ma tutti i miei parenti già sanno in che modo passerò le vacanze d’estate.
Mio padre mi vuole andare in Germania per studiare il tedesco perché, secondo lui, nella società moderna non basta conoscere solo l’inglese. Babbo, d’accordo, ma è meglio se mi dai i soldi per la gita ed io li spendo a modo mio.
Per quanto riguarda mia madre mi vuole far frequentare le lezioni di giudo in un giudo club che si trova dall’altra parte della città. È convinta che ogni giovane ragazza (ed anche la sua povera ed indifesa figlia) deve saper difendersi in pericolo. Però, secondo me, passare quattro ore due volte alla settimana possa compromettere la mia salute più di un attacco ipotetico di un gruppo di bastardi.
Mio cugino Michele mi invita a passare le vacanze alla sua casa in campagna per occuparmi delle faccende di casa invece di sua moglie e suocera che sono tanto pigre che non fanno niente. “Se hai un minuto libero puoi sempre dedicarti a fare pulizia!”, stava sempre a ripetere il capo di Michele quando lavorava a McDonald’s. Senti, Michele, se hai avuto il coraggio di sposare Gianna, ora, per favore, abbia anche il coraggio di fare qualche volta il suo lavoro. Oppure trovati un posto per lavorare giorno e notte per non tornare a casa!

Un mio amico di nome Biagio vorrebbe che io insegnasse l’inglese alla sua sorella minore Linda. Ma lo dice sul serio? Linda è una quattordicenne che crede di essere una ragazza speciale e spende ore davanti allo specchio e in più mangia veramente molto. Sono sicura che sa scrivere solo sui muri. E semmai mi alza la voce non ce la faccio a trattenermi e la ammazzo. E non sono sicura che in tribunale mi assolvino dall’accusa. Quindi sono fra due, anzi tanti fuochi, come diceva mia nonna.
 A dire la verità, io non ho ancora deciso cosa fare. Ma più probabilmente vado a vivere nella casa di campagna di Michele. E vi spiego perché. Prima cosa, c’è tanta aria fresca e pulita che fa sempre bene. Secondo, Michele ed io siamo, dopo tutto, parenti. Certamente immagino che sua moglie Gianna rimarrà un po’ delusa, visto che, come potete indovinare, lavorare dalla mattina alla sera nel loro giardino non entra nei miei piani. E allora a che serve andarci? La risposta e semplicissima. Dalle loro parti c’è un bellissimo fiume con acqua purissima. Io ci farò dei bei bagni, andrò nel bosco a raccogliere dei funghi e della frutta e certamente mi stradivertirò nelle discoteche del posto.
 Così va bene, Michele?


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