L incubo al cimitero

Рамиро Лебедев-Толмач
Nicola stava andando verso un bar locale per una strada deserta. Era quasi completamente buio, nel cielo si alzava lentamente la grossa luna piena e tutta l’aria conteneva un silenzio insolito. Un debole venticello gli solleticava il collo e Nicola aveva una strana sensazione che qualcuno lo stava guardando di dietro.
Gli era venuta in mente la vecchia chiromante che gli aveva consigliato di evitare di camminare su strade deserte di notte con la luna piena, altrimenti si sarebbe incontrato con il male. Naturalmente in quel momento Nicola, non essendo un superstizioso, aveva soltanto ridacchiato, ma adesso le parole della vecchia non gli davano pace. Ha cominciato a pensare che quella notte la sua profezia potesse magari realizzarsi.



Non appena aveva finito di immaginarsi cose brutte ha sentito dei passi pesanti dietro di sй. Avendo paura di guardare indietro e vedere chi c’era ha allungato il passo. Il suo inseguitore, perт, ha fatto altrettanto. Ad improvviso Nicola и inciampato e, preso dallo spavento, si и messo a correre come un matto; ma il mostro che lo perseguiva ha fatto lo stesso. Chissа come, ma correndo a grande velocitа non ha notato che si era trovato sul territorio del vecchio cimitero della cittadina. Perт ha subito capito dov’era alla vista dei scheletri delle persone morte, vampiri e morti viventi, alcuni, tra l’altro, anche ben conservati. C’erano anche alcuni fantasmi che planavano nell’aria come nuvolette. Per lo spavento a Nicola si sono rizzati i capelli e ha mandato un grido di orrore.


Guardando le creature che gli stavano attorno ha riconosciuto una di loro. Era Mamma Rama, la sua prima suocera. Ha sempre avuto poca simpatia verso Nicola, anche da bambino, ed era sicurissima che aveva sposato sua figlia per farle dispetto. L’aveva sempre accusato di aver rovinato la vita a sua figlia e gli aveva minacciato continuamente di regolare i conti con lui qualche giorno. Ma ad improvviso era morta.
 Mamma Rama ha cominciato ad avvicinarsi. Improvvisamente il coperchio della bara vicina si и aperta da sй e la mostruosa signora ha afferrato Nicola per il braccio con la sua unica magrissima mano verminosa. И sempre stata fisicamente molto forte ed era quasi impossibile resistere alla sua forza.
 L’ha trascinato dentro la bara e cercava di trainarlo sempre piщ giщ sotto la terra, verso l’inferno. Nicola di nouvo ha mandato un urlo e si и svegliato tutto tremante nel gelido sudore. Proprio in quel istante ha deciso che da allora in poi camminerа solo per strade ben illuminate.


Автор выражает огромную признательность Алексею Акулову за помощь при написании этого текста