Gli UFO

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Nicola stava tornando a casa da una serata con amici. Bisogna dire che aveva alzato un po’ troppo il gomito. Gli girava la testa, ci vedeva doppio e stava per vomitare. Non potendo più reggersi sulle sue gambe stanche e tremanti si era appoggiato su un albero per riprendere fiato. Ma tutt’all’improvviso ha notato qualcosa gironzolare nell’aria. Non poteva credere i suoi occhi, ma c’era un UFO vero e proprio!
Era di una enorme dimensione, di forma cilindrica e molto piatto. Da quel oggetto volante si è appartata una specie di capsula e n’è uscito un gruppo di veri extraterrestri. Corrispondevano esattamente all’aspetto comunemente attribuito agli extraterrestri: erano alti appena un metro, con le gambe corti e le mani lunghe, avevano la pelle verde e gli occhi molto grandi, e sembravano avere divergenze su cosa fare con Nicola puntando su di lui con le loro mani a tre dita. Dopo qualch’istante il più piccolo del gruppo con la testa più grossa ha detto qualcosa incomprensibile che, però, ha fatto subito calmare gli altri. Evidentemente era il comandante dell’equipaggio. Senza esitare più un attimo hanno preso Nicola per le mani e le gambe e l’hanno lanciato dentro la loro capsula. Nicola ha sentito il capogiro e ha perso i sensi.   


Ripresa la coscienza, Nicola ha cominciato subito a cercare la sua fiaschetta che teneva in seno per prendere un sorso di grappa. Ma non c’era. E Nicola, essendo schiavo del bere, non ne poteva assolutamente fare a meno e stava già per mettersi a cercare la fiaschetta quando si è ricordato di quanto gli era successo. Ha capito di trovarsi dentro la nave spaziale e ha cominciato a guardarsi intorno. Il soffitto era molto basso e in fondo c’era un largo panello di comando. Ha ritrovato gli alieni nella parte anteriore della nave, ma ha constatato che avevano già un aspetto un pochino diverso... Avevano gli occhi semichiusi, i loro riflessi e movimenti che facevano erano fortemente rallentati. Il comandante stava sdraiato sulla schiena borbottando qualcosa con nostalgia e tutti insieme canticchiavano una specie di canzone extraterrestre. Nicola era sbalordito. Poi finalmente gli è saltata negli occhi anche la sua fiaschetta già vuota. 
 Era ovvio che allora al comando della nave non c’era nessuno. Cercando di salvarsi la vita Nicola ha cominciato a premere su tutti i tasti sul panello ed improvvisamente una porta è aperta e Nicola era finito fuori nell’aria. Cadendo giù ha mandato un grido ma è stato fortunato perché è atterrato su un soffice e grosso mucchio di fieno.

Era senza soldi, senza carta d’identità, mezzo spogliato e, per colmo di disgrazia, senza grappa. Tra l’altro il posto dov’era finito era tutto sotto la neve. In realtà si trovava in 2000 chilometri di distanza dal suo natale paesino Vinci nell’Italia centrale, dal posto dove era stato rapito dall’UFO...   
 Come risultato, è stato licenziato dal lavoro, sua moglie non lo voleva più vedere, credendo che tutto il tempo che non c’era l’avesse passato con un’altra donna. Ma la cosa più importante è che sin da quel giorno si è cominciato a dire tra la gente: “Ma sapete cos’è successo con quel Nicola da Vinci?” Da allora in poi è diventato noto come Nicola da Vinci, ma che celebrità!   

Àâòîð âûðàæàåò îãðîìíóþ ïðèçíàòåëüíîñòü Àëåêñåþ Àêóëîâó çà ïîìîùü ïðè íàïèñàíèè ýòîãî òåêñòà