Dirottamento aereo

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Nicola stava andando in Liberia a Monrovia sperando di trovarci un lavoro presso un ufficio tecnico. La ditta, però non si era assunta le spese di viaggio, e Nicola ha dovuto pagare lui stesso il suo viaggio in aereo.
 Ha deciso di volare nella seconda classe per risparmiare un po’ di denaro. I sedili erano più stretti e scomodi, e anche il cibo che servivano era meno buono, però non gli importava tutto questo. L’importante era trovare un posto di lavoro.
 Aveva prenotato il suo biglietto aereo tramite un’agenzia di viaggi e gliel’hanno spedito per posta. Il giorno della partenza ha preso un taxi per farsi portare all’aeroporto, appena lì, presentato il biglietto, ha ricevuto la carta d’imbarco e ha passato il cercametalli. Appena annunciato il suo volo è salito subito nell’aereo.


Altri 15 minuti e, senza alcun ritardo, l’aereo è stato rullato sulla pista di volo ed è subito decollato. Appena l’aereo aveva preso la quota necessaria gli assistenti di volo hanno cominciato ad andare per i passaggi per distribuire delle bevande. Nicola ha sempre preferito i superalcolici e ne ha subito preso uno, e poi un altro. Si è sentito molto bene, meglio di prima comunque, e ha cercato di flirtare con una donna che sedeva accanto. A lei, però, faceva davvero schifo stargli vicino, mentre lui sembrava proprio di non accorgersene.
Ad un tratto i passeggeri hanno cominciato a gridare. C’era a bordo un uomo con un esplosivo di plastica che ha dichiarato che, nel caso se le sue richieste non venissero soddisfatte, avrebbe fatto azionare la bomba. Quanto alle richieste non era troppo esigente e non aveva alcun motivo politico, voleva solo una modestissima somma di soldi di 2 milioni di dollari americani.
Fatte le richieste e passatele ai controllori di volo, il dirottatore è ritornato nel salone per provare a calmare un po’ i passeggeri.


Ma c’era un passeggero ben ubriacato che cercava con insistenza di provargli che loro due erano vecchi compagni d’armi e che avevano fatto insieme il servizio militare e si stupiva perché questi non lo riconosceva. Il dirottatore ha più volte spinto via l’ubriacone e questi, finalmente, è caduto senza più muoversi. Ecco quando il terrorista gli si è voltato con la schiena per continuare a parlare con altri passeggeri. Così ha commesso un errore, perché il nostro ubriacone è subito saltato in piedi e, acchiappato il dirottatore da dietro, lo ha subito e facilmente privato della pistola. Il nostro “ubriacone”, come si è saputo in seguito, era un agente segreto che faceva parte delle forze d’élite e accompagnava il volo specialmente per troncare un qualsiasi tentativo di dirottamento dell’aereo.


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