Tre vite diverse seconda parte

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Fabrizia, Angelo e Barbara hanno studiato tutti quanti nella stessa scuola. Hanno finito la scuola nel 1970, e ognuno di loro ha avuto la propria carriera, una diversa dall’altra.
Fabrizia è sposata con Filippo Masini, un uomo d’affari che lavora per una grande azienda di moda a Roma. Fabrizia abita nei dintorni e lavora nel centro di Roma. Fa la segretaria e il suo capo Giovanni Severini è direttore generale di un’altra grande azienda produttrice di abbigliamento. È una persona molto influente ed è stato scelto candidato nel parlamento e parteciperà nelle elezioni del prossimo anno. Però Fabrizia pensa che sia un uomo indegno di fiducia. È sicura che per tanti anni il signor Severini si appropriava indebitamente del capitale dell’azienda. Dapprima non ne era certa, però adesso sa di sicuro che è vero. Un giorno ha studiato dei vecchi conti e pensa che abbia trovato le prove per dimostrare che lui aveva malversato nelle proprie tasche centinaia di migliaia di euro dei guadagni dell’azienda. Ma c’è di più. Il suo capo ha fatto correre dei cattivi pettegolezzi sui rapporti segreti tra Fabrizia e Alessio Marcuzzi, il capo di suo marito, quindi per lei è il motivo principale per cui vuole tanto vendicarlo dimostrando i fatti sui suoi guadagni illeciti.


Angelo è diventato uno stilista di successo. È tra l’altro il terzo marito della stella del cinema latinoamericano Antonella Castro. Ma l’altro giorno Antonella ha dichiarato di voler divorziare da lui. Il povero Angelo è proprio scombussolato e soffre molto. In verità tutto quello che ha fatto, l’ha fatto sempre per Antonella, tutto pur di soddisfare i suoi gusti ed esigenze difficilmente contentabili. È stato per lei che si era lasciato coinvolgere dalla Camorra, la mafia napoletana. Adesso se ne pente tanto e farebbe di tutto per non farne più parte, ma è già troppo tardi e, per lo più, si è impegolato in debiti e ha bisogno di una grossa somma. Antonella non se la sente di godere di cattiva fama, ecco perché Angelo, per non sciogliere il matrimonio, le ha promesso di far scrivere un articolo nei giornali con il titolo molto provocante “Mia moglie mi ha deluso!”. Ad Antonella, intanto, non va di cambiar idea ed è già ferma a sposarsi con il potente uomo d’affari Filippo Masini. Lui ama Antonella e non può permettere che con lei le cose vadano così.


Per quanto riguarda Barbara è diventata funzionario del Ministero della Difesa. Abita a Roma con il marito di nome Sandro che è il capo di un grande stabilimento tecnico. Essendo entrambi molto occupati al lavoro non riescono a vedersi spesso, ma forse è meglio così dato che ultimamente non vanno molto d’accordo.
 L’altro giorno Barbara ha visto un suo vecchio conoscente quando era andata al bar per un bicchier di vino. Il locale si trovava abbastanza lontano dal palazzo del ministero, quindi non si aspettava di vederci gente che conoscesse. Per caso ha sentito una voce familiare e ha notato Carlo Verdoni, un impiegato del suo ministero, che sedeva al tavolino a qualche metro di distanza da lei. Stava discutendo qualcosa con un uomo che parlava con l’accento americano. Quando l’uomo si è alzato dal tavolo per uscire dal bar, ha preso la cartella di Carlo che stava sotto il tavolino. Dopo qualch’istante anche Carlo è uscito fuori senza aver notato che ci fosse Barbara ad osservarlo. Il prossimo giorno Barbara è venuta al lavoro più presto del solito per guardare un po’ di che tipo di documenti si occupava Carlo. Ci mancavano alcuni documenti importanti. Ci potevano essere delle spiegazioni assai innocenti, però era assolutamente sicura che Carlo faceva trasmettere informazioni segrete. Ma, a parte ciò, già per molto tempo ha nutrito rancore verso Carlo. Lo odiava sin dal giorno quando è stato promosso, visto che era Barbara che avrebbe dovuto ricevere quella promozione invece di lui. Ora ha tanta voglia di fare sì che Carlo sia licenziato, ed ecco che bell’occasione per prendere la rivincita! Pensa di raccontare ai giornali, in modo anonimo, la storia sui documenti segreti e sul trapelare delle informazioni, facendo così che nessuno mai saprà che è stata lei a denunciare il suo compagno di lavoro.


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