Le vacanze d estate di Olga

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Una nuova fiaba russa



Di solito passo le mie vacanze d’estate in campagna. Non c’è niente di meglio della campagna russa, dell’aria fresca, giochi all’aperto, sfrenate baldorie e con intorno nessun viso famigliare degli amici di Mosca. Ma che bello! 
Quest’estate, però, abbiamo deciso di violare un po’ la tradizione, e la mia famiglia ed io siamo andati in vacanza all’estero. L’abbiamo fatto per un motivo molto semplice: il mio babbo, essendo un uomo d’affari di successo (anche se provvisorio), ha guadagnato una bella somma. Certamente non è che abbia avuto questa fortuna in un giorno, aveva dovuto lavorar sodo per una settimana intera! Ma alla fine ci era riuscito! La cosa più buffa è che, dopo tutto, non era neanche finito in prigione. Essendo un uomo ragionevole il mio babbo non era sicuro che l’avrebbe passata liscia anche la prossima volta. Quindi abbiamo deciso di andare in Spagna, dato che rimanere a passare le vacanze in Russia sarebbe per noi una cosa più che imprudente.

Come lo vedo oggi, il nostro viaggio all’estero per lui sarebbe stato poi una bella storia presentuosa da raccontare ai suoi compagni di cella. Ma lasciamo perdere questi discorsi così tristi, per il momento.
 Io personalmente preferisco viaggiare in treno, ma questa volta siamo andati in aereo. Sono una persona molto superstiziosa e ho paura di metter piede a bordo dell’aereo, però il nostro viaggio in aereo è passato bene. Può darsi i terroristi avevano perso il nostro volo non riuscendo a prendere il taxi oppure perché c’erano lunghe code sull’autostrada verso l’aeroporto. O forse erano tanto emozionati da aver dimenticato le loro rivoltelle a casa (far dirottare un aereo non è una cosa da tutti i giorni, dopo tutto). Boh!  Immagino che persino i piloti non erano ubriachi fradici e sapevano pilotare l’aereo. Ma sono ben sicura di una cosa: è che la nostra vita quotidiana è piena di miracoli, solo che siamo sempre un po’ troppo pigri per poterli notare. Ecco perché, appena scesa dall’aereo a Maiorca, quasi quasi ho pianto dalla felicità... Madonna, ce l’abbiamo fatta! CE L’ABBIAMO FATTA!!!


Poi ci siamo registrati in un albergo “Caramba”. Abbiamo avuto la fortuna anche con il tempo che era bellissimo, e anche questo fatto mi è sembrato un miracolo. Stavamo al sole ad abbronzarci dall’alba al tramonto, facevamo dei bagni nel mare e ci siamo dati ai bagordi anche lì, nei locali del posto. Sapete, a volte il caldo era troppo insopportabile, ecco perché andavamo molto spesso a rinfrescarci.
 In Spagna ho fatto tante nuove amicizie. C’era gente da vari paesi d’Europa. Certamente c’erano anche molti russi, ma volete sentire una storia bella o quella brutta? Se preferite quella bella, allora sentite un po’, però mi raccomando, non fatemi delle domande stupide, va bene? Allora, stavo dicendo...   
 Tutti i turisti che venivano dalla Germania, Norvegio o Olanda sapevano benissimo parlare inglese. E come potete indovinare ho colto l’occasione di praticare il mio inglese. In più abbiamo fatto tanti giri turistici e ho scattato un gran numero di foto molto belle.
 Però le due settimane sono passate stranamente molto presto. Ormai è giunto l’autunno. Io sono di nuovo a Mosca. La mamma è alle Hawai. Il babbo è a Magadan. Mi manca tanto. A volte gli mando delle lettere insieme alle fotografie delle vacanze. Quando mio bambino ha quindici anni spero che riuscirà a vedersi con suo nonno, a faranno un bel viaggio in aereo in Spagna. La vita continua...


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